Edifici dello Stato italiano all’estero

Lo Stato italiano è proprietario di molti immobili demaniali all’estero. Costruiti nel corso degli anni Trenta del secolo scorso, con il rilevante e decisivo contributo dei nostri connazionali emigrati, essi sono diventati le “Case d’Italia” e come tali  sono molto spesso conosciuti tra le nostre collettività all’estero. E a ragione, perché nel tempo essi si sono affermati quale centro della loro vita associativa e culturale, vero fulcro delle loro attività più qualificanti. Il contesto storico è ora molto diverso, ma non per questo è venuta meno l’esigenza di preservare le radici e la memoria degli sforzi che la diaspora italiana ha profuso per preservare la propria identità e il proprio senso di appartenenza.

Le Case d’Italia sparse nel mondo hanno egregiamente svolto questo compito e possono ancora svolgerlo se, raccogliendo le sfide della modernità, sapranno valorizzare questo patrimonio e, soprattutto, riempirlo di contenuti.  Attraverso i miei atti parlamentari mi sono battuto per scongiurare la vendita di alcuni immobili, come era stato previsto dai decreti ministeriali che ne decretavano la dismissione; tocca ora agli Italiani direttamente interessati dimostrare la loro capacità propositiva per il loro ottimale utilizzo.

Ove un utilizzo istituzionale sia ritenuto definitivamente tramontato, invece, la vendita o la permuta paiono le strade obbligate, ma anche in questo caso ritengo opportune che i proventi tornino, almeno in parte, a beneficio delle collettività all’estero: è questo il senso di alcuni atti parlamentari e di alcuni emendamenti alle leggi di bilancio da me presentati.

Leggi altri articoli della sezione

Scuole all’estero ed enti gestori

La promozione della lingua e della cultura italiana resta uno dei temi di maggior interesse per le comunità italiane oltre confine e una delle priorità della mia attività politica. Il decreto legge sulla “Buona Scuola” (2016) ha riguardato anche l’organizzazione delle scuole italiane all’estero. Insieme ai miei colleghi, in sede parlamentare, ho insistito affinché fossero […]

Continua a leggere

Rete consolare e IIC

La chiusura di molte sedi all’estero, cui abbiamo assistito fino al 2014, è stata dovuta alla spending review, messa in atto, anche per la rete dei consolati e degli Istituti Italiani di Cultura, dal Governo Monti nel 2012. Negli anni successivi, attraverso la nostra costante azione di sensibilizzazione, oltre ad ottenere il blocco delle chiusure […]

Continua a leggere

Rappresentanza

La rete di rappresentanza di base delle nostre comunità all’estero si è rinnovata con le elezioni dei nuovi COMITES (Comitati degli Italiani all’estero) nel 2015 e il conseguente rinnovo del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’estero). Positivo è il fatto che le elezioni hanno immesso nel sistema, accanto ai tradizionali leader delle nostre comunità, molte […]

Continua a leggere

Eventi

News

Lettera ai connazionali

11 febbraio 2018

Cari connazionali in Europa, In questi anni, come membro della Camera dei Deputati, ho avuto il piacere di incontrare e conoscere molti di Voi italiani all’estero. Ho parlato con molti giovani, arrivati da poco per motivi di studio o di lavoro. Ho conosciuto molte famiglie che si sono costruite una vita in un paese diverso […]

Temporaneamente all’estero? Puoi votare, per corrispondenza!

12 gennaio 2018

Presto tutti gli italiani saranno chiamati a votare. Ovunque si trovino, i miei connazionali saranno chiamati a scegliere che futuro dare al proprio Paese. Il voto per corrispondenza, già in essere per gli italiani stabilmente oltre confine, è un’opzione disponibile anche per gli elettori temporaneamente all’estero, che si trovino fuori dai confini nazionali per un […]

Contatti