La chiusura di molte sedi all’estero, cui abbiamo assistito fino al 2014, è stata dovuta alla spending review, messa in atto, anche per la rete dei consolati e degli Istituti Italiani di Cultura, dal Governo Monti nel 2012. Negli anni successivi, attraverso la nostra costante azione di sensibilizzazione, oltre ad ottenere il blocco delle chiusure di ulteriori sedi, si è assistito ad una inversione di tendenza, con l’apertura di nuove sedi in città strategiche dal punto di vista economico e per la nuova emigrazione italiana all’estero.
Ho sempre sostenuto che, per raggiungere l’obiettivo di un effettivo risparmio, più che alla chiusura delle sedi all’estero, è necessario focalizzarsi sull’eliminazione degli sprechi e delle diseconomie ancora abbondantemente presenti. Inoltre, sono convinto che, nel caso si decida la chiusura, sia doveroso assicurare, comunque, la qualità e l’efficienza dei servizi al cittadino. A tal fine, ho presentato diversi atti parlamentari con i quali ho chiesto, e spesso ottenuto, che nelle aree private di una rappresentanza consolare, vengano rafforzate le funzioni dei corrispondenti consolari e siano assicurate presenze settimanali di “funzionari itineranti” per il disbrigo di pratiche per le quali è prevista la presenza fisica degli utenti (quali la rilevazione delle impronte digitali, l’acquisizione della firma digitale per il rilascio del passaporto, etc) per agevolare chi ha più difficoltà di movimento. Non smetterò, inoltre, di spingere per una maggiore informatizzazione dei servizi e sul progressivo aumento delle risorse (economiche e di personale) alle sedi all’estero, in primis a quelle sotto enorme pressione, come, per esempio, il consolato generale di Londra a seguito del voto su Brexit.
La promozione della lingua e della cultura italiana resta uno dei temi di maggior interesse per le comunità italiane oltre confine e una delle priorità della mia attività politica. Il decreto legge sulla “Buona Scuola” (2016) ha riguardato anche l’organizzazione delle scuole italiane all’estero. Insieme ai miei colleghi, in sede parlamentare, ho insistito affinché fossero […]
Continua a leggereLa rete di rappresentanza di base delle nostre comunità all’estero si è rinnovata con le elezioni dei nuovi COMITES (Comitati degli Italiani all’estero) nel 2015 e il conseguente rinnovo del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’estero). Positivo è il fatto che le elezioni hanno immesso nel sistema, accanto ai tradizionali leader delle nostre comunità, molte […]
Continua a leggereDa tempo si assiste ad un tiro al piccione contro i Patronati: senza cognizione di causa si afferma che essi sono inutili, che sono il serbatoio elettorale di alcuni partiti politici (dimenticando, tra l’altro, che essi non sono di esclusiva estrazione di nessun partito), che è necessario ridurre gli sprechi, ecc. Ma basta leggere il […]
Continua a leggereCari connazionali in Europa, In questi anni, come membro della Camera dei Deputati, ho avuto il piacere di incontrare e conoscere molti di Voi italiani all’estero. Ho parlato con molti giovani, arrivati da poco per motivi di studio o di lavoro. Ho conosciuto molte famiglie che si sono costruite una vita in un paese diverso […]
Presto tutti gli italiani saranno chiamati a votare. Ovunque si trovino, i miei connazionali saranno chiamati a scegliere che futuro dare al proprio Paese. Il voto per corrispondenza, già in essere per gli italiani stabilmente oltre confine, è un’opzione disponibile anche per gli elettori temporaneamente all’estero, che si trovino fuori dai confini nazionali per un […]