Per gli italiani all’estero altri significativi passi in avanti nel passaggio del bilancio alla Camera. La legislatura si conclude nel segno dell’attenzione e della solidarietà

Per gli italiani all’estero, nel passaggio alla Camera della legge di bilancio per il 2018 e per il triennio ’18-’20, si sono aggiunte altre importanti novità. Quando ancora il lavoro della Commissione Bilancio non si è ancora concluso, sono stati approvati, infatti, alcuni nostri emendamenti che migliorano quantitativamente e qualitativamente gli interventi già contenuti nel testo.

Con un emendamento comune, siamo intervenuti sul comma omnibus dedicato agli italiani all’estero apportando le seguenti variazioni aggiuntive:

– per i corsi di lingua e cultura, un milione di euro in più per il 2018, oltre quello già ottenuto in Senato, e soprattutto la conferma dei due milioni anche per gli anni successivi. In questo modo, l’obiettivo di strutturare in bilancio l’investimento consolidato di 12 milioni di euro, auspicato dagli enti gestori e da tutti coloro che s’interessano di promozione di lingua e cultura nel mondo, non solo è raggiunto, ma è reso permanente. Dall’anno venturo, la ripartizione potrà essere fatta dall’inizio dell’anno per l’intera somma, evitando estenuanti ritardi e indebitamenti. In più, l’apporto del Fondo per la promozione della lingua e della cultura diventa aggiuntivo e non sostitutivo delle risorse ordinarie;
– 900.000 euro in più per i COMITES che, con i 100.000 già ottenuti al Senato, potranno avere un milione di euro in più per tentare finalmente di corrispondere agli obiettivi e alle funzioni che la legge loro assegna, con un’attenzione particolare al sostegno della nuova emigrazione;
– 500.000 euro in più per la stampa periodica italiana all’estero che, aggiunti alla pari somma ottenuta nel precedente passaggio, consentono di stabilizzare l’aumento del 50% ottenuto l’anno scorso con un nostro emendamento;
– 500.000 euro in più nel 2018 per le Camere di Commercio italiane all’estero, che permettono di superare la dotazione dell’anno precedente e, soprattutto, la triennalizzazione a dotazione crescente per gli anni futuri, che costituisce un importante ancoraggio per questi indispensabili protagonisti dell’internazionalizzazione del Paese, abituate a programmare i loro interventi in tempi adeguati.

Con un altro comune emendamento, siamo riusciti ad ottenere, con un atto di solidarietà condiviso dal Governo e dalle Commissioni esteri e bilancio, un milione di euro in più da destinare alla nostra comunità in Venezuela, colpita da una situazione di grave e perdurante emergenza.

Riguardo alla delicata questione dei servizi consolari, il Governo ha deciso la riapertura delle assunzioni dopo anni di blocco, aumentando di 100 unità il contingente dei contrattisti e di 150 unità il personale a tempo indeterminato.
Questi chiari passi in avanti, conseguiti in una ben nota situazione di controllo finanziario, s’innestano in un Bilancio in cui già il Governo aveva disposto per sua scelta l’aumento di 3,5 milioni di euro per gli Istituti di cultura nel 2018 e di 8,5 milioni di euro negli anni successivi, l’adeguamento del sostegno della Dante Alighieri a 2,6 milioni, il rafforzamento delle dotazioni per le cattedre di italianistica, portate a 1,9 milioni nel 2018 e a 2,3 milioni negli anni futuri. Senza contare i 50 insegnanti di ruolo in più già assegnati per i corsi di lingua e cultura con il decreto applicativo sulla Buona Scuola.

Ancora una volta il Governo a guida PD ha dimostrato con i fatti la sua attenzione e la sua disponibilità per gli italiani all’estero, credendo nel ruolo che essi possono svolgere a livello globale.

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