Fin dal mio approdo in Parlamento, da emigrante quale anch’io sono, ho avuto a cuore il benessere dei miei connazionali che hanno lasciato e tuttora lasciano l’Italia per cercare all’estero nuove esperienze e opportunità. Con vari atti parlamentari, ho sollecitato il Governo, in primo luogo, a studiare la messa a punto di una speciale anagrafe attraverso un monitoraggio puntuale ed efficiente del fenomeno migratorio e delle dinamiche che vi sottendono, in modo che le Amministrazioni competenti dispongano di uno strumento conoscitivo dell’entità dei flussi migratori, delle caratteristiche della nuova emigrazione, delle fasce di età dei soggetti coinvolti, del titolo di studio posseduto, del tipo di lavoro di cui sono alla ricerca, dei paesi verso i quali si dirigono, ecc. per la costituzione di una banca data immediatamente utilizzabile per l’elaborazione di politiche mirate. In secondo luogo, ho spronato il Governo a potenziare le strutture di assistenza sociale presso le nostre rappresentanze consolari per offrire un primo orientamento ai “nuovi migranti”.
Ho pertanto registrato con particolare soddisfazione l’affermarsi di varie iniziative messe in atto proprio per venire incontro a questa esigenza, quali, per esempio, gli incontri “Primo Approdo” presso l’Ambasciata Italiana di Londra o le iniziative informative, spesso chiamate “Primi passi” messe in campo dai Comites di vari Paesi. Continuo a sostenere l’esigenza che queste iniziative debbano diventare strutturali e organiche e che tutte le rappresentanze diplomatiche e consolari, come pure le rappresentanze di base (Comites e CGIE), siano messe in grado di offrire ai nostri migranti un’assistenza concreta, che li aiuti ad affrontare le difficili sfide che il radicale cambiamento della loro condizione impone in termini di piena integrazione nelle società di accoglimento.
Vanno in tale direzione gli atti da me presentati per incoraggiare il potenziamento di servizi consolari vicini al cittadino e congrui finanziamenti alle nostre rappresentanze di base.
La promozione della lingua e della cultura italiana resta uno dei temi di maggior interesse per le comunità italiane oltre confine e una delle priorità della mia attività politica. Il decreto legge sulla “Buona Scuola” (2016) ha riguardato anche l’organizzazione delle scuole italiane all’estero. Insieme ai miei colleghi, in sede parlamentare, ho insistito affinché fossero […]
Continua a leggereLa chiusura di molte sedi all’estero, cui abbiamo assistito fino al 2014, è stata dovuta alla spending review, messa in atto, anche per la rete dei consolati e degli Istituti Italiani di Cultura, dal Governo Monti nel 2012. Negli anni successivi, attraverso la nostra costante azione di sensibilizzazione, oltre ad ottenere il blocco delle chiusure […]
Continua a leggereLa rete di rappresentanza di base delle nostre comunità all’estero si è rinnovata con le elezioni dei nuovi COMITES (Comitati degli Italiani all’estero) nel 2015 e il conseguente rinnovo del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’estero). Positivo è il fatto che le elezioni hanno immesso nel sistema, accanto ai tradizionali leader delle nostre comunità, molte […]
Continua a leggereCari connazionali in Europa, In questi anni, come membro della Camera dei Deputati, ho avuto il piacere di incontrare e conoscere molti di Voi italiani all’estero. Ho parlato con molti giovani, arrivati da poco per motivi di studio o di lavoro. Ho conosciuto molte famiglie che si sono costruite una vita in un paese diverso […]
Presto tutti gli italiani saranno chiamati a votare. Ovunque si trovino, i miei connazionali saranno chiamati a scegliere che futuro dare al proprio Paese. Il voto per corrispondenza, già in essere per gli italiani stabilmente oltre confine, è un’opzione disponibile anche per gli elettori temporaneamente all’estero, che si trovino fuori dai confini nazionali per un […]
Happy #BetterCallSaulDay !! 💔 twitter.com/CrazyChu…